Decreto fiscale, ancora salvi… nessun aumento di tassa presentato… finora

Nulla che riguardi tabacco, tabacco riscaldato o liquidi da inalazione nella lista degli emendamenti governativi riguardanti le ipotetiche riformulazioni del Decreto Fiscale.
L’imposta di consumo, dunque, continuerebbe ad essere pari a 8 cent per ml per i liquidi con nicotina e 4 cent per ml per quelli senza nicotina.

La settimana scorsa si era insinuata una voce che voleva Carla Ruocco – presidente della VI Commissione – firmataria di un emendamento con il quale si prevedeva l’aumento dell’imposta sul fumo elettronico. Cominciò, infatti, a circolare un testo che indicava la volontà della deputata di stanziare dei fondi per le ristrutturazioni scolastiche proprio ricavandoli dalla tassazione dei liquidi per sigarette elettroniche.

Dopo solo qualche ora, però, la deputata fece delle precisazioni pubblicamente. Ribadiva il suo impegno per la creazione di un fondo per l’edilizia scolastica, ma smentiva la possibilità di toccare la fiscalità del mondo dello svapo.
La conferma alle dichiarazioni di Carla Ruocco è arrivata oggi, alla consegna degli emendamenti, tra cui non c’è nessun documento che riporti aumenti di imposta.

Cautela, però! Siamo soltanto al primo di almeno dodici passaggi (tra Decreto Fiscale e Legge di Bilancio, tra Camera e Senato).
Al Senato, intanto, resta sul banco l’emendamento di Forza Italia, che chiede di aumentare di 6 punti percentuali l’imposta sul tabacco riscaldato e di diminuire di 2 punti millesimali quella sulle sigarette, e quello della Lega, che chiede di sopprimere l’articolo con cui dal prossimo anno dovrebbero essere tassati filtri e cartine.